Una storia dal lieto fine, tra tanta disperazione. All'uomo col figlio in braccio, gettato a terra dalla giornalista ungherese, offerto un posto da allenatore.
Si chiama Osama Abdul Mohsen e lo conosciamo bene perché è il profugo siriano vittima, mentre correva con il figlio in braccio, del tristemente celebre sgambetto di una teleoperatrice ungherese (poi licenziata) alla frontiera con la Serbia. L'uomo potrebbe aver trovato lavoro in Spagna.
A riferirlo è stato il quotidiano sportivo di Madrid As. Mohsen è un ex-allenatore in Siria della squadra di calcio del Al-Fotuwa, ora in Germania, ha ricevuto una offerta di lavoro dal presidente della scuola di allenatori spagnola (Cenafe) Miguel Angel Galan.
Mohsen, che parla arabo e inglese oltre al francese e allo spagnolo, ha accettato volentieri e ora sta viaggiando con la famiglia verso la Spagna. Galan vuole accogliere la famiglia di Osama, trovargli un lavoro e fargli riprendere la carriera di allenatore.
Dovrebbero sistemarsi nella zona di Getafe, grande municipio a 10 chilometri dal centro di Madrid, dove Galan ha messo a disposizione una casa e saranno raggiunti dalla madre e dagli altri due fratelli che al momento vivono in Turchia.
www.globalist.it
Nessun commento:
Posta un commento