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04 agosto 2015

CHI DICE CIBO DICE DONNA


© Marc Dozier/Corbis
LE DONNE, NUTRICI DEL PIANETA
Sono le donne a nutrire e crescere i piccoli di homo sapiens sapiens in tutte le culture, a preparare i pasti a casa ogni giorno in tutto il pianeta. A loro, probabilmente, si deve la nascita dell'agricoltura.

Chi dice cibo dice donna. Questo perché, a dispetto del fatto che la maggior parte degli chef è di sesso maschile, sono le donne a far da mangiare tutti i giorni in tutto il pianeta. Immaginate più di un miliardo di donne che ogni giorno cucina per se stessa e la propria famiglia, in ogni angolo del mondo, praticamente ad ogni ora: avrete un'idea dell'importanza del ruolo familiare e domestico dell'altra metà del cielo.
E ancora sono loro ad occuparsi prevalentemente dell'orticoltura, dell'allevamento degli animali da cortile, della raccolta di erbe e frutti spontanei un po' in tutto il mondo. 

Il ruolo atavico delle donne
Sin dal Paleolitico il genere umano ha riconosciuto alle donne il ruolo indiscusso di datrici di vita, simboleggiato anche dalle cosiddette Veneri paleolitiche, opulenti statuine femminili che attraverso le loro forme generose rappresentavano la maternità e il loro ruolo di nutrici. 

Molti studiosi, tra cui alcuni archeologi, sostengono che siano state le donne, da sempre impegnate nella raccolta di erbe, fiori e frutti, a capire  i meccanismi della nascita e crescita delle piante, e che dunque si debba al loro sguardo profondo e materno la nascita dell'agricoltura e l'addomesticamento dei vegetali. 

Le donne hanno il ruolo pressoché esclusivo di nutrire i neonati e di svezzarli, accompagnando i bambini dall'assunzione del latte materno all'assunzione dei primi cibi solidi, e facendo sì che i piccoli acquisiscano preferenze alimentari proprie della loro cultura.  Si sa che i nostri gusti, le nostre idiosincrasie alimentari, le nostre preferenze si formano nei primi anni di vita, e tutto ciò dipende dalle donne della famiglia in cui siamo nati e cresciuti, in primis dalle mamme. 

L'agrobiodiversità e il lavoro nelle filiere alimentari
Sono soprattutto le donne in tutto il mondo, nei loro piccoli orti e frutteti familiari, a preservare le cultivar locali di ortaggi, legumi e frutta, preziose per mantenere le pratiche alimentari tradizionali, e la sovranità alimentare, ossia la possibilità di nutrirsi con derrate autoprodotte. 

Infine lavorano nelle principali filiere alimentari a livello mondiale, nei campi e nei pascoli, ma anche nelle aziende di trasformazione dei prodotti e nelle cucine delle strutture ristorative, dalle caffetterie ai ristoranti, sino ai self service e alle mense. Spesso sono addette alla vendita dei prodotti nei mercati rurali. Il lavoro di cura che le contraddistingue si concretizza anche nel dare forma, aroma e sapore al cibo, quotidianamente. Il 2014 è stato scelto dalle Nazioni Unite come International Year of Family Farming; Expo Milano 2015 dedica alle donne l'intero programma We; numerosi enti e associazioni non governative hanno varato programmi di sostegno alle donne rurali riconoscendo loro questo fondamentale ruolo di nutrici senza il quale oggi l'umanità non sarebbe giunta sin qui. 

(Alessandra Guigoni - magazine.expo2015.org)

1 commento:

  1. Micaela de Gregorio: Forse perché istintivamente nutriamo dal primo giorno i nostri figli

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