Il 24 luglio si è inaugurata alla Triennale di Milano la mostra fotografica "Deo Gratias" riguardante progetti sostenuti da Coop Lombardia in collaborazione con associazioni della società civile, di donne in particolare, in Burkina Faso nell’ambito agricolo, dell’artigianato e dell’alfabetizzazione.
Deo Gratias è un lavoro fotografico che racconta i progetti di cooperazione di
L’associazione è sostenuta da Coop Lombardia che da sempre dimostra attenzione verso tematiche sociali e ambientali, selezionando i prodotti, soprattutto quelli a marchio, da distribuire all’interno della propria rete di vendita. «In particolare, attraverso gli articoli Solidal sosteniamo il commercio di piccole produzioni realizzate nei paesi in via di sviluppo – ci spiega il direttore delle politiche sociali Alfredo De Bellis – il che significa aiutare concretamente le comunità. In Africa tutto nasce per caso nel 1990 grazie a un incontro fortunato tra uno studente burkinabè, la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano e la nostra cooperativa. Il primo progetto è di agro-ecologia e il motto è produrre senza distruggere. Bisognava trovare il modo di contrastare l’avanzamento del deserto e far dialogare due culture diverse, perfezionando la tecnica, ma tenendo ben presente quelle che erano le conoscenze, le idee e i metodi di lavoro tradizionali. E da allora, in collaborazione con i gruppi di villaggio, raggruppamenti pre-cooperativi con finalità di sostegno alle attività locali, sono stati avviati moltissimi progetti che dall’agricoltura si sono estesi anche ad altri ambiti e che coinvolgono soprattutto le donne. È, infatti, proprio intorno a loro che ruota l’economia familiare e il progetto fotografico di Silvia Amodio».
«Orgoglio e determinazione ci hanno accomunato in questo percorso fatto di piccoli passi e di piccole somme, ma di tanto reciproco rispetto e voglia di condivisione – spiega Daniela Faiferri, presidente dell’associazione – . Questa, infatti, è stata la sostanza del nostro rapporto: conoscere, cercare di capire, valutare insieme quali potevano essere le esigenze dei gruppi femminili dei villaggi da sostenere. Siamo partiti con l’acquisto di carriole e di biciclette per trasportare l’acqua e la merce al mercato, poi abbiamo introdotto il sostegno all’alfabetizzazione per i bambini dei villaggi, affinché la scuola fosse accessibile a tutti. Abbiamo anche organizzato corsi di formazione per avviare piccole attività artigianali che permettono alle donne di avere un’autonomia finanziaria, modesta, ma comunque significativa per il loro percorso di emancipazione. E per evitare il disagio di non riuscire a capire se il prezzo a cui stanno vendendo i loro prodotti artigianali è giusto, sono stati attivati corsi di alfabetizzazione per donne adulte». Ricordiamo, infatti, che il Burkina Faso è il terzo paese più povero al mondo e quello con il più alto tasso di analfabetismo, con un’aspettativa di vita che non supera i 50 anni. Eppure qui si respira aria di cultura e di tradizioni, il paese accoglie un importante festival internazionale del cinema, compagnie teatrali e importanti eventi musicali, oltre al Tour du Faso, la famosa gara di ciclismo dove anche Coppi partecipò nel 1959 contraendo la malaria, a causa della quali morì. Un’eredità culturale lasciata da un leader carismatico Thomas Sankarà, al quale Nigrizia ha dedicato molta attenzione.
Il titolo della mostra Deo Gratias, che letteralmente nella lingua latina significa grazie a Dio è stato preso in prestito dal nome dello studio fotografico che Bruce Vanderpuije ha aperto in Ghana nel 1922. Quando va bene in Burkina si mangia una sola volta al giorno. Questa espressione riassume lo spirito delle persone che vivono in un paese così povero dove non resta che affidare il proprio destino al Signore.
(Andrea Pertegato - www.nigrizia.it)
Fotografie e video di Silvia Amodio a cura di Roberto Mutti
Triennale di Milano (Spazio Tim4Expo) dal 24 luglio al 2 agosto
Lunedi – Domenica (ore 10 – 23) ingresso gratuito
Inaugurazione 24 luglio ore 18
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