"L'Africa ti ricorda il vero valore della Vita, senza la frenesia di inseguire il superfluo"
La
testimonianza di Marielena Paredes di ritorno dalla sua esperienza di
volontariato in Uganda.
La
volontaria Marilena Paredes si è recata per noi quest'estate a
visitare il progetto di adozione a distanza di gruppo che Mission
Bambini sostiene da diversi anni a Kitanga, in Uganda. Ecco la sua
testimonianza: "Non è l’orologio che scandisce il tempo
durante il tragitto dall’aeroporto a quella che sarebbe stata la
mia casa per tre settimane. Ma la
curiosità di entrare nel mistero di un mondo sconosciuto.
Tre
settimane dopo lo stesso tragitto sembra durare troppo poco... e
l’unica cosa a cui riesco a pensare è che devo assolutamente
imprimere quegli stessi posti, angoli bui, strade malmesse e strani
odori nella mia memoria il più possibile, perché sicuramente ne
sentirò la mancanza.
E
infatti, una settimana dopo il mio rientro, mi ritrovo a pensare ogni
giorno a Kitanga e ai suoi bambini. Durante le tre settimane
trascorse a Kitanga, io e la mia compagna di percorso siamo state
molto a contatto coi bambini. Al
mattino ci recavamo nelle aule e seguivamo le lezioni.
Qualche volta gli insegnanti richiedevano che insegnassimo Italiano.
I bambini sono affascinati dalla lingua italiana. Conoscono già
qualche vocabolo. Mentre insegni sono molto attenti e partecipi,
anche se qualcuno non manca di un pizzico di timidezza. Era
molto bello vedere come loro si distraevano guardandoti, voltandosi
verso di te sorridendo. Hanno un bellissimo sorriso. Nonostante
la situazione in cui si trovano, sono sempre molto allegri, gioiosi,
pieni di vita.
Spesso
organizzavamo delle attività di disegno che prima concordavamo con
l’insegnante. I bambini amano disegnare e devo ammettere che quelli
ugandesi sono molto bravi nel farlo. Il senso della precisione è
insito nei loro disegni: case, mucche, capre, fiori e parenti,
seguono un senso logico e ordinato. Hanno apprezzato usare le tempere
e i pennelli e si sono divertiti a ritagliare carta velina da
incollare ai loro disegni sui cartoncini. Per
loro qualsiasi attività eseguita in classe insieme a noi era momento
di felicità.
Che
bello ed emozionante sentire le loro canzoncine dedicate a noi ogni
volta che entravamo in classe, oppure quando venivamo chiamate dalle
bambine che desideravano cantare per noi! Si sono divertiti
molto anche a saltare le corde che abbiamo portato con noi.
Quello
che mi ha colpito di più è stata la gioia e la semplicità di
questi piccoli ugandesi che
si emozionano per il solo fatto di avere tra le loro mani un
temperino colorato che probabilmente non hanno mai usato, vederli
saltare e correre per raggiungere le bolle di sapone che facevano
librare nell’aria. Ballare con loro, guardare un cartone animato
insieme e sentirli ridere a squarciagola, pensare che sono lontani
dai loro familiari e nonostante ciò vederli essere sereni, passare
le giornate insieme, sentirli pronunciare i nostri nomi ogni volta
che ci vedevano e salutarci con i loro meravigliosi sorrisi, sentirli
cantare già fin dalle 6 del mattino: ecco!!!
Tutto questo mi mancherà.
Viviamo
in un mondo troppo legato a stereotipi di felicità materiali,
scordandoci il
vero valore della vita. L’Africa te lo ricorda, te lo fa vivere,
nulla è invece scontato. L’Africa ti fa vivere la vita senza
la frenesia di inseguire il superfluo.
L’Africa ti lascia un ricordo indelebile dell’essenza della vita
stessa.
È indimenticabile l’abnegazione del personale di
cucina, con il quale abbiamo trascorso un giorno di esperienza,
personale che sa vincere con l’entusiasmo della speranza la grande
difficoltà di preparare l’alimentazione sfidando la problematica
quotidiana delle ristrette risorse."
Il vero valore della vita.... Puoi capirlo solo dopo essere stato in Africa... e ti lasci dietro le spalle tutto ciò che prima ti sembrava importante e necessario. Mari
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