Chiunque sia stato a Londra e abbia avuto il coraggio di entrare in un souvenir shop, avrà sicuramente notato l'onnipresente scritta "Keep calm and carry on". Il celebre motto è utilizzato su tazze da tè, tappetini da bagno, magliette, intimo per uomo o per donna e un'infinità di altri accessori senza limiti apparenti di buon gusto.
Al contrario di quanto molti potrebbero pensare, la frase non è stata partorita dalla fervida fantasia di un proprietario di souvenir shop londinese. La vera storia di questo motto è in realtà estremamente interessante, e risale alla prima metà del XX secolo.
Nella primavera del 1939, il governo inglese commissionò al ministero dell'Informazione una serie di poster di propaganda. Questo organo statale è esistito nel Regno Unito soltanto durante i due conflitti mondiali, ed il suo scopo era gestire la comunicazione con i cittadini.
L'obiettivo di questa serie di manifesti era rassicurare i cittadini, preoccupati per l'imminente conflitto e dai preannunciati attacchi sul proprio territorio. Furono realizzati tre modelli diversi, utilizzando un font creato appositamente e la corona Tudor come "marchio di garanzia". In questo modo ne fu resa molto difficile la contraffazione.
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I primi due manifesti, che furono stampati e distribuiti nel settembre del 1939, riproducevano i seguenti messaggi: "Your Courage, Your Cheerfulness, Your Resolution Will Bring Us Victory" (Il vostro coraggio, la vostra allegria e la vostra decisione ci porteranno la vittoria) e "Freedom Is in Peril. Defend It With All Your Might" (La libertà è in pericolo. Difendetela con tutte le vostre forze).
La versione "Keep calm and carry on" - di cui furono stampate 2,5 milioni di copie - fu invece tenuta da parte, per essere utilizzata solo in casi di grave crisi o invasione. Per tutta la durata del conflitto il Ministero dell'Informazione non ritenne opportuno diffondere l'ultima versione del poster, che non fu mai mostrata al pubblico.
Per oltre 50 anni le poche copie che furono conservate rimasero a prendere polvere in qualche remoto archivio del Regno Unito. Fino a quando, nel 2000, i proprietari di una piccola libreria situata a 500 chilometri a nord di Londra acquistarono un baule contenente libri usati. All'interno scoprirono il manifesto, che diventò subito molto richiesto prima tra i clienti del negozio e poi in tutta Europa.
Andrea Passadori
www.huffingtonpost.it
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