Ciao a tutti, sono Micaela de Gregorio, mi presento così chi pensa che ci sia qualcosa di torbido può chiedere anche pubblicamente perché non ho nulla da nascondere. Sono un ex art director e anche figlia d'arte. Anche mio papà era un direttore creativo, solo molto più bravo famoso e premiato di me. Quando è mancato, tre anni fa, con pochi soldi che erano rimasti abbiamo venduto la sua casina e io e mio fratello abbiamo ricevuto una modestissima somma di denaro che ci siamo divisi. Ci ho comprato un monolocale. Nemmeno 15 mesi dopo, essendo stata licenziata dall' ennesimo contratto precario, e dopo due anni di colloqui finiti sempre con "è troppo preparata", "si, ma con questo curriculum troppo...", "noi pensavamo di investire in una risorsa più giovane"... mi sono guardata intorno nella mia piccola prima vera casa e mi sono detta che a 45 anni senza mai una pensione, senza un lavoro in un paese dove io non contavo nulla e non avrei potuto essere felice, mi sono detta: cosa voglio veramente? Essere felice e fare felice i bambini! In Italia per fare questo, davvero non ero qualificata, preparata e troppo vecchia e così sono partita per il Kenya, a Mombasa, a dare una mano in questo orfanotrofio keniano e non appoggiato da nessun tipo di organizzazione. Da qui ho venduto la casa, ovviamente perdendoci e pagando tante tasse sulla prima casa. E poi, poi non mi sono mai più mossa.
In realtà vivo a Mombasa, nel piccolo distretto di Likoni al di là del fiume. Mi sto occupando di gestire e aiutare un orfanotrofio a Shelly Beach. L'orfanotrofio si chiama Child of Mercy http://child-of-mercy-orphanage-centre-kenya.com/ e abbiamo in questo momento 45 bambini dai 3 ai 17 anni. Lo spazio è poco e ho avviato un progetto per la costruzione di un nuovo dormitorio. Attualmente i bambini dormono nei letti a castello ma anche due in ogni letto. E avendo anche ragazze e ragazzi di età superiore ai 10 anni, dobbiamo dividere i grandi dai piccoli e le grandi dai grandi. Abitavo a Monza e ho venduto il mio monolocale e sto aiutando più che posso con i soldi della vendita (che prima o poi finiranno) e le richieste dell'orfanotrofio sono sempre tante.
Da luglio ho già aiutato con circa 7 mila euro personalmente per avviare alcuni progetti di aiuto e sostegno economico per questi bambini.
- Ho fatto partire le fondamenta del dormitorio e tramite la mia pagina facebook sto raccogliendo "mattoni" per andare avanti "pole pole" (piano piano) come si dice qui in Africa, per portare avanti il dormitorio. Sia sulla mia pagina, che è pubblica, sia sulla pagina ufficiale del Child of Mercy, tengo aggiornati tutti gli ex volontari e le persone che hanno aiutato anche in passato sullo svolgimento dei lavori del dormitorio, sia sulle iniziative che sto portando avanti, sia foto e video dei bambini così da tenere in contatto gli ex volontari con i bambini che mandano e postano saluti usando con me, il mio cellulare.
- Ho portato acqua dolce per irrigare l'orto. Pago quest'acqua tutti i mesi.
- Ho comprato tutti i semi di ortaggi e frutti che ho visto in questi mesi al mercato e la mia idea sarebbe quella di evitare in futuro di comprarli.
- Ho inoltre comprato una macchina lavatrice in modo da poter lavare e disinfettare meglio le lenzuola dei lettini visto che i miei bimbi hanno spesso la tigna che è molto contagiosa e uno dei sistemi più efficaci e semplici per combatterla è isolare la zona colpita (in genere testa braccia e gambe) e lavare quotidianamente con un po' di candeggina i vestiti e le lenzuola usate da chi è malato.
- Ho dovuto anche ovviamente comprare altre lenzuola perché ne avevamo giusto una per letto (spesso condiviso da due bambini) e sto cercando di raccogliere asciugamani in modo che ognuno possa averne uno personale.
- Ho procurato ai bambini un buon zaino (usato) italiano raccogliendoli grazie ad amici e staffette.
- Ho fatto una super scorta che gestisco io di farmaci generici, primo soccorso guanti sterili, garze cerotti e farmaci appositi per chi ha già preso la malaria (sciroppi e antibiotici) e ovviamente un po' di creme antimicotiche. Sto risparmiando a non portarli in ospedale perché li curo personalmente. Sono bagnina (e sono anche una sub non praticante da tempo) e quindi ho le basi per un primo soccorso. Sono pronta anche a dare i punti dovesse succedere.
- Ho avviato un allevamento di polli da mangiare aiutando a comprare le prime batterie di pulcini e cibo... e devo dire che dopo le prime tre volte oramai questo micro business è partito e l'orfanotrofio se lo gestisce da solo essendosi creata una catena di clienti.
- Aiuto quando posso, anche due volte alla settimana cucinando personalmente (anche con polso ingessato o dolorante) a migliorare e variare la loro dieta. Una volta facevo la pizza che i bambini keniani come tutti i bambini del mondo adoravano, ma poi, con il polso rotto mi sono resa conto che le mie ore di fatica per farne a sufficienza per tutti e il costo era davvero troppo esagerato. I bambini non erano sazi nemmeno dopo 15 teglie di pizza con formaggio e salsiccia (di pollo). Quindi adesso cucino un ragù con metà carne e metà verdure che poi loro mettono o sull'ugali (polenta bianca) o sul riso. Quando ci sono i polli compro una decina di polli e li cucino all'aperto con un'ottima ricetta senegalese facendoli in piccoli pezzi con patate verdure e salsa di pomodoro a cui aggiungo un barattolo di burro d'arachidi. I bambini lo adorano.
- Quando vedo che hanno bisogno (perché non arrivano volontari da luglio) faccio per loro una super spesa di farina riso olio fagioli altri legumi. Oppure al mercato di cavoli, pomodori, carote, patate e cipolle. Merende di frutta o pop corn.
E poi ovviamente faccio torte e feste di compleanno con succhi dolci e regali per tutti i 45 compleanni. Vado a scuola alle cerimonie e in chiesa con loro ogni tanto (troppo lunga altrimenti andrei sempre). Li porto al mare. E quando siamo stati più volontari, abbiamo fatto delle gite dividendoli per gruppi e età. Ho comprato un nuovo lettore dvd con tanti nuovi film in inglese e tanti libri di narrativa classica inglese per ragazzi che sto provando a dare da leggere con sistema tipo biblioteca (altrimenti se li perdono).
E poi ci sono le piccole emergenze quotidiane, dalla penna persa alla mancanza di mutandine per il piccolo che si faceva la pipì addosso spesso e dopo tre cambi, non ne aveva più. Bambini che non hanno le scarpe "buone" per andare in chiesa. Basterebbe un sandalo usato.
- Ho comprato giacche antipioggia e cerate per andare a scuola sotto il monsone. E quando mi mancano le cose me le faccio mandare con una spedizione (perché non ho volontari che me le possano portare) dove solo per 4 pacchi spendo minimo 500 euro. Ma con DhL i pacchi arrivano... magari ci mettono tre settimane e devo ancora pagarci qualcosa qui... però arrivano.
Insomma... ho scelto di aiutare questi bambini e accompagnarli a diventare grandi possibilmente facendoli andare almeno fino al college, ma spero anche all'università. Ma il mio piccolo monolocale non può fare tutto. E qui io non posso lavorare né avere entrate perché se aprissi un conto in Kenya comunque mi danno interessi solo fino al visto, cioè tre mesi.
Abbiamo bisogno di aiuti. Ho bisogno di qualcuno che ci aiuti. Ho bisogno del Vostro aiuto.
Cerco di rendere questi bambini più sorridenti e felici, cerco di dargli affetto e coccole a cui non sono abituati visto che vengono da bruttissime esperienze. Alcuni non sanno nemmeno il giorno del loro compleanno. Alcuni hanno un genitore morto o in galera. Altri hanno, avrebbero qualcuno, ma non ha soldi per sfamarli e mandarli a scuola. Abbiamo 5 fratelli e sorelle di 7. Non voglio leggere le loro schede perché l'unica volta che l'ho fatto per segnarmi i compleanni ho letto di alcuni che erano stati trovati che vivevano per strada da tempo e da soli, o di bambini sieropositivi abbandonati come sacchetti dell'immondizia vicino al cancello.
Per me sono tutti belli e bravi uguali. Meritano tutti di essere felici e di avere una possibilità per il loro futuro. Non sono bambini affettuosi con tutti, l'ho visto man mano con tutti i volontari che abbiamo avuto in passato, ma ora io faccio parte della loro vita e della loro grande famiglia. Do' il bacio della buona notte ai piccoli e sistemo le lenzuola. Delicatamente cerco di togliere il pollice che si stanno succhiando mentre dormono per fargli perdere il vizio. Sto costruendo un buon rapporto da sorella maggiore con le grandi e passo a salutarle tutte le sere e, se me lo chiedono, sistemo loro le zanzariere e i lenzuoli. Metto musica swahili perché so che la sentono in tutto l'orfanotrofio e nel mio piccolo qualche volta do qualche ricarica telefonica alle persone che lavorano qui e che sicuramente non si possono permettere molto. In tutto questo c'è una associazione inglese, Aid4Orphans, che ci aiuta. Ha comprato la casa così non paghiamo l'affitto e paga le scuole primarie a tutti. Ogni tanto manda aiuti economici e credo paghi i salari dei lavoratori.
Tutti i venerdì cucino io un pasto a base di carne. Quando posso anche due volte alla settimana. Organizzo e festeggio i ben 45 compleanni dei bambini e ragazzi ospiti e ho incartato e selezionato ad uno ad uno i regali di Natale. La cosa più onerosa che ho cominciato e ancora non finita è la costruzione del dormitorio. Un edificio a due piani con stanze e bagni separati maschi femmine come il governo prevede per poter dare la certificazione e quindi eventuali aiuti e sgravi all'orfanotrofio. Siamo poco meno che a metà della costruzione. Il preventivo era 40 mila euro. Pari al mio guadagno sulla vendita del mio piccolo monolocale. Da quel famoso mio conto io non tocco nulla. Ci sono solo le entrate che arrivano con i vostri aiuti e donazioni. Possono essere piccole da 10 euro, come una che ho ricevuto una volta di 600 euro (tutta la tredicesima di questa persona). Chiedo aiuto sia attraverso le donazioni e, tramite la mia pg facebook, potete vedere sia come li spendo, dove, e a chi vanno i vostri aiuti... ma anche solo condividendo, divulgando la mia richiesta di aiuto ad altri che possono. Come dico sempre a chi mi dice "scusa se è poco": Tante piccole gocce fanno gli oceani. I bambini del Child of Mercy, della mia scelta di vita, sono buffi, sempre sorridenti, giocosi e malgrado abbiano nulla o il minimo, sempre sereni. Avrebbero tanto da imparare i super viziati bambini italiani. Qui si gioca rivoltando nella spazzatura o con una semplice bottiglia vuota. O a volte anche niente. Venite a vedere sulla mia bacheca chi sono, come si chiamano e cosa fanno. Potrete vedere anche meglio quest'ultimo progetto che devo assolutamente portare avanti entro dicembre, ovvero dare la possibilità alle mie 10 ragazze grandi di poter andare avanti con gli studi. Perché sono quindicenni studiose, serie e se lo meritano e il futuro del Kenya è nelle loro mani. Ma potrete anche vedere come procedono i lavori del dormitorio, ora fermi purtroppo per mancanza di fondi da Natale. O cosa gli ho cucinato questo venerdì o se farò in tempo a fare una torta al cioccolato senza forno e cucinata all'aperto come si fa qui. Vi aspettiamo, 45 bambini ed io.
Grazie
Iban Poste Italiane :IT89Q0760101600000053926986 intestato a Micaela de Gregorio.
Causale: Child of Mercy
Carta PostePay: 4023600618153235 intestata a Micaela de Gregorio - scade il 06/17
CF: DGRMCL69D52D612K
Sito:http://child-of-mercy-orphanage-centre-kenya.com/
Pagina personale pubblica:https://www.facebook.com/micaela.degregorio
Progetto Evento Dormitorio 2014
https://www.facebook.com/events/573861262736740/?ref=br_rs
Progetto evento boarding
https://www.facebook.com/events/335987113274172/